Caro
destinatario delle mie lettere,
mi chiedevo:
a che ora hai festeggiato il nuovo anno? Prima di scrivere, pensavo proprio a
te. Sbaglio grandemente a dar per scontato che tu sia uno di quelli che il
Capodanno l'ha festeggiato diciassette ore fa, magari per te è già passato un
giorno e l'ebbrezza della novità è già passata. Quindi, caro destinatario delle
mie lettere, ritieniti (sotto certi punti di vista!) anche fortunato, che
magari la mia lingua non la capisci e ti risparmi righe e righe di stramberie.
Se invece così non fosse.. beh, non lamentarti che tanto è il primo dell'anno e
non credo tu voglia iniziarlo negativamente.
Una
settimana fa ho cominciato a riflettere sul mio percorso durante l'anno ormai andato. Ho
cominciato l'università, ho perso e iniziato un nuovo lavoro, ho conosciuto
davvero tanta gente. Tutte cose belle, vero? Eppure ognuna di queste ha una
sorta di cancro alle spalle.
Quali e
quante insidie nasconderà il mio percorso di studi? Riuscirò a farcela?
E il lavoro,
sarò sempre all'altezza? Se mi mancherà la voglia, riuscirò a farmi coraggio e
a riprendere da dove avevo lasciato?
Le persone
che ho perso, riuscirò mai a ritrovarle? Dove sono andate? Perchè sono andate
via?
Tutte domande
che alla base hanno un’unica, inequivocabile risposta: dipende da me. Si,
perchè è inutile sperare in “un anno che”: gli anni, le settimane, i giorni, ce
li creiamo noi, tutto sta nel modo in cui decidiamo di prendere le
situazioni che ci vengono presentate. Io dal mio nuovo anno, mi aspetto
semplicemente una nuova me o di perpetuare ad essere la vecchia me. Spero di
continuare ad essere la mia meraviglia, spero di riuscire a crescere nel modo
in cui io stessa ho previsto di farlo e di gettare le giuste basi per diventare
quello che il mio cuore mi dice di voler essere.
Questo è il
motivo per cui dal nuovo anno non aspetto nulla ma aspetto tanto da me: il
fuoco che mi arde dentro sarà la mia forza, i miei occhi saranno la mia guida,
la mia tenacia sarà la mia pienezza più grande. Quindi, prima di tutti, auguri a
me che getto alle spalle quello che è stato ed apro oggi una finestra al
futuro, indipendentemente dal tempo che c’è fuori: saprò godere anche dei
giorni di pioggia, di neve e vento, convinta che quello che verrà dopo sarà,
ogni volta, la meraviglia più grande. Buon inizio.
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