mercoledì 1 gennaio 2014

L'anno nuovo comincia da me

Caro destinatario delle mie lettere,
mi chiedevo: a che ora hai festeggiato il nuovo anno? Prima di scrivere, pensavo proprio a te. Sbaglio grandemente a dar per scontato che tu sia uno di quelli che il Capodanno l'ha festeggiato diciassette ore fa, magari per te è già passato un giorno e l'ebbrezza della novità è già passata. Quindi, caro destinatario delle mie lettere, ritieniti (sotto certi punti di vista!) anche fortunato, che magari la mia lingua non la capisci e ti risparmi righe e righe di stramberie. Se invece così non fosse.. beh, non lamentarti che tanto è il primo dell'anno e non credo tu voglia iniziarlo negativamente.
Una settimana fa ho cominciato a riflettere sul mio percorso durante l'anno ormai andato. Ho cominciato l'università, ho perso e iniziato un nuovo lavoro, ho conosciuto davvero tanta gente. Tutte cose belle, vero? Eppure ognuna di queste ha una sorta di cancro alle spalle. 
Quali e quante insidie nasconderà il mio percorso di studi? Riuscirò a farcela?
E il lavoro, sarò sempre all'altezza? Se mi mancherà la voglia, riuscirò a farmi coraggio e a riprendere da dove avevo lasciato?
Le persone che ho perso, riuscirò mai a ritrovarle? Dove sono andate? Perchè sono andate via?
Tutte domande che alla base hanno un’unica, inequivocabile risposta: dipende da me. Si, perchè è inutile sperare in “un anno che”: gli anni, le settimane, i giorni, ce li creiamo noi, tutto sta nel modo in cui decidiamo di prendere le situazioni che ci vengono presentate. Io dal mio nuovo anno, mi aspetto semplicemente una nuova me o di perpetuare ad essere la vecchia me. Spero di continuare ad essere la mia meraviglia, spero di riuscire a crescere nel modo in cui io stessa ho previsto di farlo e di gettare le giuste basi per diventare quello che il mio cuore mi dice di voler essere.
Questo è il motivo per cui dal nuovo anno non aspetto nulla ma aspetto tanto da me: il fuoco che mi arde dentro sarà la mia forza, i miei occhi saranno la mia guida, la mia tenacia sarà la mia pienezza più grande. Quindi, prima di tutti, auguri a me che getto alle spalle quello che è stato ed apro oggi una finestra al futuro, indipendentemente dal tempo che c’è fuori: saprò godere anche dei giorni di pioggia, di neve e vento, convinta che quello che verrà dopo sarà, ogni volta, la meraviglia più grande. Buon inizio. 

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