giovedì 2 gennaio 2014

Senza lenti per guardare il mondo

Caro destinatario delle mie lettere,
ti capita mai di soffrire d'insonnia? Io è un periodo che proprio non ne voglio sapere di addormentarmi, così mi metto nel letto e aspetto. Aspettare è una cosa che so fare, so cosa vuol dire e so come funziona, così spesso lo prendo in giro: apro un libro, scorro le pagine, vedo i numeri che aumentano e la mano sinistra comincia a sentire sempre più il peso della carta e dell'inchiostro. La cosa mi innervosisce, la notte è fatta per dormire, non per giocare a nascondino. Cara sonnolenza, dove sei? Perchè non arrivi? Al che spengo tutte le luci, chiudo la porta e mi infilo sotto le coperte, il corpo si lascia andare ad una flebile tranquillità fino a quando sento che pian piano scivolo via dal luogo in cui mi trovo. 
Dormi-veglia.
Mi pare di sentire dei rumori, delle voci. A volte sento qualcuno che mi chiama, così mi prende la paura e mi aggrappo al cuscino, come se in quel momento sia l'unica cosa che possa tenermi realmente al sicuro. Mi chiedo chi, a quest'ora della notte, mi abbia chiamata, cosa voglia da me, perchè proprio io. Nessuno, non c'è nessuno. Allora, da dove? Apro gli occhi, ma non vedo. Continuo, imperterrita, a guardarmi attorno, ma sono miope e non riconosco nulla, fino a quando gli occhi pian piano si abituano al buio. Cosa vedo? Cos'è quell'ombra? Cos'è quella figura che si nasconde in un angolo, che pare non distogliere lo sguardo da me?
Ho ancora più paura e apro la porta. Non c'è luce, ma mi rasserena l'aria nuova. Gli oggetti hanno cambiato forma e posizione, hanno approfittato della mia distrazione per nascondersi meglio. Prendo gli occhiali, li inforco e nulla mi fa più paura. C'è la sedia, la bottiglia, il termosifone e la tenda, tutto esattamente dove l'avevo lasciato. Poi nel letto torna la paura e mi sembra che quella miopia sia la mia paura più grande. Cavillo sulla possibilità che a farmi paura sia una realtà che non riesco a comprendere. 
E se proprio quella fosse la reale realtà? E se quella mia miopia fosse, in verità, la lente giusta per guardare il mondo? 
La realtà con i mostri. La realtà senza luce, piena di ombre e intangibile, senza filtri, nuda e cruda. E' quello il mondo a cui non siamo abituati, perchè ricerchiamo la bellezza che sta nella luce e nell'acqua che rispecchia il sole, nel fiore che sboccia e nella vita che nasce. Mi chiedo allora cosa sia reale e cosa no, se stia solo delirando per il sonno che non arriva o se semplicemente non aspetti la notte per mettere in moto meccanismi che durante il giorno si distraggono, perchè la vita è piena di cose che arrivano e che vanno via. Forse la notte è fatta per pensare alle cose che restano, a quelle che sono sempre li e a cui nessuno da peso.
Caro destinatario, sai darmi una risposta?  

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