mercoledì 18 novembre 2015

Gli atei annoiano perché parlano sempre di Dio

Con il suddetto post, secondo l'articolo bla bla, io sottoscritta mi assumo tutte le responsabilità, le conseguenze e le cause di quanto sto per dichiarare.

Premetto di esser parte della cerchia degli atei, degli agnostici, degli atei agnostici, insomma: io, del Dio di cui parlate voi, non ho mai visto traccia, non ho mai visto segno nè ho mai avuto apparizione con tanto di fascio luminoso che cade da un gancio in mezzo al cielo (per dirlo alla Baglioni: finalmente ho capito cosa significava quella frase!). 
Mia madre mi ha sempre inculcato i precetti di libertà in tutte le sue sfaccettature ed io, tra queste, mi sono appropriata della libertà di non credere e di dirlo senza vergogna. 
Parto con le mie solite divagazioni che sicuramente non andranno a schiantarsi su alcun muro. 
Come quei mariti che, nonostante il divorzio, non fanno altro che parlare della moglie, c'è questo strano modo che hanno "quelli che non credono" - i divorziati da dio, diciamola così - di sapere tutto sugli eventi ultraterreni avendo quasi la PRESUNZIONE di esser certi di quello che dicono (e vado anche contro di me, ma non posso farne a meno.. gli atei sono una brutta razza). Non per niente, Woody Allen disse " Per te io sono un ateo. Ma per Dio, io sono la leale opposizione ". Se ci pensate, ciò che distingue il credente dal non credente è la DOMANDA: ci si interroga sulle cose, si fanno domande a cui però non giungono risposte e a quel punto la fede comincia a barcollare.. fino a cadere totalmente.
Quando ero alta un metro e un'aureola mi è stato insegnato che l'uomo, milioni e milioni di anni addietro, ha INVENTATO la religione per darsi conforto, per assegnare a qualcuno il perchè delle cose inspiegabili che gli accadevano intorno. Oggi a dio sono imputate colpe, per i fanatici estremisti dio è la scusa che pulisce la coscienza. Che poi, se al mondo non ci fosse dio alcuno i fanatici esisterebbero comunque, solo che avrebbero altri modi di giustificarsi. Ecco, dio è la giustifica che la mamma firma al proprio figlio quando salta la scuola.
Dio è nato con l'uomo e con esso stesso morirà, perchè non può farne a meno! Quando Nietzsche scrisse uno dei passi più famosi della filosofia moderna (Dio è morto, Dio è morto e noi l'abbiamo ucciso), voleva dire proprio questo: quando l'uomo ucciderà dio, quando non crederà più nell'esistenza dello stesso, allora sarà smarrito. Il mondo non avrà ordine, i valori non avranno più valore, la bussola comincerà a girare senza sengnare più la direzione esatta. Quel che non mi torna è il fatto che l'uomo non ha ucciso dio ma non ha comunque più ordine. Allora ritorno a quello che pensavo prima: l'uomo non ha bisogno di dio, ha bisogno di una scusante che possa sollevarlo da ogni colpa.
La bellissima metafora di Nietzsche del mare aperto rappresenta ciò che l'uomo dovrebbe operare al fine di giungere allo stadio superiore di se stesso: migliorare il proprio io per migliorare gli altri. 
Se io sono la somma delle persone che mi circondano, anche io sono la persona che circonda altre persone. Se miglioro me stesso, indirettamente posso migliorare anche gli altri senza avere bisogno di inculcare loro i miei precetti, il mio credo materiale, il mio pensiero..  e viceversa, senza ledere alcuna libertà (il fulcro del miglioramento è la scelta che facciamo ogni giorno tra un'infinità di variabili che ci toccano da vicino).
Ognuno si senta libero di credere o di non farlo, ma cerchiamo di evitare TUTTI di indottrinare altra gente perchè potremmo essere influenza e non medicinale.

Ma tornando al titolo di questo post: perchè gli atei parlano sempre di dio? Io credo che non sia proprio così. Non immaginiamo gli atei come una schiera di esauriti che, non sapendo cosa fare, cominciano a buttare smentite su quello che dice la bibbia. Questo è solamente un luogo comune.
Possiamo dire che un ateo che parla di dio e un credente che parla di dio stanno tra loro in un rapporto di proporzione diretta se coesistono, inversa se non si cagano assolutamente.
La verità è che ognuno conduce la vita che preferisce. Ma poi, viviamocela come viene! In fondo, anche dio è ateo.

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