domenica 29 dicembre 2013

Calamus sanus in mens mica tant

Caro destinatario di questa lettera,
chiunque tu sia, abbiamo una cosa in comune: capire perchè ci troviamo qui. Io posso darti solo la motivazione del mio primo passo: la voglia.

E' sabato sera, sono le 23.26 e ho appena finito di vedere uno di quei film che poco poco ti provocano la lacrimuccia. Credo si chiamasse L'incredibile storia di Timothy Green, al titolo non ci ho badato molto; d'altronde, era l'unico ripiego che facesse passare il tempo e che pensavo mi avrebbe stimolato il sonno. Invece no, addirittura mi son ritrovata a creare il mio primo blog e a scrivere il mio primo post! Chi l'avrebbe mai detto.. io no di certo.
Bene, dicevo: mi son messa sotto le coperte quando ho sentito un forte stimolo a scrivere. Ho preso il mio taccuino (trovo sia davvero una bella parola), la penna (rigorosamente nera, altrimenti l'ispirazione non arriva) e ho poggiato la punta sul foglio. 
Niente.
Niente, era come se tutti i pensieri, tutte le fantasie fossero finite in un enorme imbuto e uscite da chissà quale fessura. Quando succede, mi capita sempre di sentirmi vuota, e la voglia va via via scemando. Così ho girato pagina e sono tornata indietro a stanotte, quando invece la penna scorrazzava libera e felice sul foglio, lungo righe che sembravano non voler finire mai. Come mi sono sentita bene!, ma l'ispirazione non è comunque tornata. La voglia però è rimasta con me. Mi son ricordata di una persona che una volta mi ha detto che con le parole ci sapevo fare; queste sembrano sempre le solite frasi dette così, perchè magari in quel momento suona giusto dirle. Io con i complimenti non ci so fare, sorrido e guardo ovunque che verso chi mi sta parlando, perchè in quel momento nulla sembra adatta come risposta e il grazie va bene per chi ti passa il sale a tavola o chi ti apre un barattolo di passata di pomodoro.  
Spinta da quella frase, però, stasera ho deciso di cominciare qualcosa che forse domani già mi avrà stancata o che continuerò con ancor più tenacia, chi lo sa. Come si dice, chi ben comincia è già a metà dell'opera anche se io mi sento, piuttosto, un passo dietro la linea di partenza.

Perciò, caro destinatario di questa lettera, se ti va comincia a correre con me. Forse non arriveremo da nessuna parte, ma se è il viaggio quello che conta.. Spero sia il più lungo possibile.

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